Periferie della memoria

Dal 18 ottobre all’8 novembre 2012 SpaziArti esporrà le opere di Mirko Pagliacci.sumo wrestling suits for sale Esse trattano concetti come la memoria, l’identità e il subconscio, tutti collegati tra loro attraverso il filo invisibile del tempo. Nelle opere di Pagliacci il tempo non si muove in modo lineare ma caotico, come la vita quotidiana nelle metropoli. Il risultato artistico è la creazione di un insieme di immagini sparse e ricordi che evocano l’inconscio collettivo, per usare il termine coniato da Carl Gustav Jung, con frammenti estratti dalle più recenti memorie personali dell’artista. La fondamentale funzione della memoria, si esprime attraverso l’emersione della sua frammentazione e selettività, che la rende indispensabile durante il processo della creazione artistica. Si tratta, dunque, di opere che ci introducono nel microcosmo dell’artista che si plasma proprio nel momento della sua produzione.

Il suo lavoro è uno speciale mondo pittorico, dove convivono eroi, simboli, racconti e segni di un passato assai remoto insieme ad appunti scritti a mano e schemi astratti, tutti collocati allo stesso livello. Come uno dei principali esponenti contemporanei del movimento artistico del metropolismo, integra, in maniera equivalente, oggetti di grande valore culturale e altri di valore meno importante in un ambiente in cui dominano i percorsi della memoria colletiva e del pathos individuale. Ognuna delle sue opere porta alla luce le pagine del suo diario e bozze che celebrano l’incompleto, la mancanza di un argomento specifico, la gioia derivante dalla fase di creazione.

Zoe Fragoulopoulou

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