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Achille Superbi

UN SORRISO DA CANAGLIA!

Se la caricatura è un disegno dal tratto beffardo e divertente, Achille Superbi è un perfetto maestro.

Achille Superbi, con la sua linea a regola d’arte, è caricaturista, illustratore e disegnatore, capace di mettere in scena l’inconsueta tecnica di iperrealismo umoristico. Proprio così, parlo di iperrealismo per via di una maniacalità dei dettagli, esaltati ed esasperati. Si riconosce fedeltà nell’immagine attraverso una realtà deformata in modo riconoscibile.

I Ritratti Superbi di Achille sono il risultato di un’analisi psicologica del personaggio riprodotto. Attento a non eccedere nella banale satira caricaturista, l’artista sceglie di divertire con nasi e orecchie sproporzionati: esagerati o sminuiti; occhi dalle pesanti palpebre, rughe intense e scaltri sorrisi.

Achille sfonda la dimensione del gioco prospettico e raggiunge equilibrio nella deformazione. Paradosso? No, semplicemente, Achille con i suoi volti dal segno deciso e dai dettagli, degni di un esemplare prodotto artistico, raggiunge il non plus ultra caricaturale.

Il lavoro di Achille Superbi è un connubio tra humor e arte che ci lascia sfuggire dalle preoccupazioni e ci induce in una dimensione artistica spiritosa.

Il gusto grottesco del rinascimento è il trampolino di lancio dei primi giornali umoristici. Ottocento e Novecento vedono la caricatura impegnata in diversi fronti: umorismo e fantasia; politica e costume. Achille, conservando l’eredità della narrazione caricaturale e burlesca, attraverso il suo estro creativo riproduce svariati celebri personaggi.

Protagonisti della scena calcistica che sorridono con enormi bocche e ci guardano fieri del loro essere: da Ibrahimovic, Kaka, Diego Ribas da Cunha al presidente Moratti.

Il rockabilly di Elvis e il rock britannico dei Beatles sono, sulla carta, personaggi in monocromo esaltato dal chiaroscuro marcato e calcato. A contrastare si osserva uno sfondo piatto, a tinta unita, con colori brillanti, come a ricordare i tempi ancora attuali di quei suoni passati.

Attori come Penelope Cruz, Antonio Banderas e George Clooney non belli ma deformi: labbra carnose al limite del possibile, sopracciglia incommensurabilmente folte e un mento a prova di martello.

Parliamo ora di politica. Chi non commenterebbe Berlusconi con una paletta rossa intento a costruire un castello di sabbia? E un George Bush Senior con guantoni da pugile? Per concludere con un particolare insolito, forse un po’ indiscreto, nella rappresentazione di Barack Obama … curiosi? Osservate e rendetevi conto della autorevolezza di questo artista, capace di addentrarsi in ciascuno di noi.

Le caricature di Achille Superbi creano in vero e proprio gioco di sguardi: guardiamo e siamo guardati. Ma chi sorride per primo?

Martina Corbetta