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GIOVANNI BATTISTA BERNOCCO

Di solito, ricordando René Magritte, ci si rammenta e si conclude che i suoi dipinti svicolano fuori dal reale, si nutrono della fantasia e del sogno. Gianbattista Bernocco ridisegna, ripete e riesuma nel campo della scultura il fattore onirico che ispirava Magritte, il che rende la sua scultura avvincente.

Le sculture di Bernocco forniscono una sponda sicura, un rifugio all’incalzare delle delusioni, delle paure. Di fronte ad ognuna di esse la mente svaga, si distrae dalla tensione quotidiana e si rigenera zorb ball for sale australia.

Egli percorre sentieri di recondita e affascinante introspezione. Il pensiero trasmesso dalla sua ceramica condensa, raccoglie e produce immagini, che calano nell’interiorità a lenire le ferite nascoste, che il tempo non ha rimarginato.

Ma le stagioni continue e serene, pur se pensierose, che le sculture di Bernocco ci propongono, sono il balsamo che fa sentire il suo effetto riparatore e consolatore.

Le ceramiche di Bernocco non sono solamente oggetti da godere con la vista -  e non ci si deve fermare alla magia dei colori brillanti – ma anche col tatto, con la carezza, per gustarne le curve, i volumi, gli sbalzi.

Le sue opere ricordano l’effetto del sogno, l’intensa aspirazione dell’individuo a rifugiarsi in un mondo parallelo, dove le frustrazioni, le paure, il panico vengono rimossi e si può entrare in un universo di conoscenza profonda.

(Giannino Cascardo)